Giovanni Maccioni
Dalla Solitudine al Successo: Un Viaggio di Trasformazione Personale
Una condizione più di ogni altra ha segnato i primissimi decenni della mia vita: la solitudine. Solitudine perché fin dall’inizio, ciò che piaceva a me di norma, non piaceva ai miei coetanei. Le idee, i progetti, i desideri miei, raramente coincidevano con quelli degli altri, in una fase in cui avere l’approvazione di chi ti sta intorno è assolutamente la priorità per ciascuno di noi.
Mi sentivo diverso e sbagliato.
Una solitudine che nel corso del tempo si intensifica sempre più fino a trasformarsi in tristezza. Ero triste perché cominciavo a credere che le alternative per me fossero due: rimanere solo, oppure rinunciare a quello che desideravo e che mi piaceva in cambio di un minimo di considerazione. Alternative certo non allettanti. Ormai alla fine del liceo, come questo stato d’animo, chiamato a decidere per il mio futuro, non perdo tempo… Ultimo giorno delle iscrizioni, Siena, segreteria dell’ateneo, una moltitudine di persone in attesa davanti agli sportelli delle diverse facoltà: mi accodo alla fila più corta certo che quella possa essere la scelta ottimale per il mio futuro.
Una persona triste, che opera e decide con questi criteri, non può che scegliere la scienza triste: l’economia!
I primi anni di università sono stati un calvario. Mi laureo e faccio l’imprenditore; non per scelta ma per necessità: aiuto i miei nell’azienda di famiglia. Ci rimango 15 anni! Anni incredibili… Folli.
Mi rendo conto però per la prima volta di una cosa. Le mie idee diverse hanno successo. Funziona! L’azienda va bene grazie a me! Inizio a vedere me stesso sotto un’altra luce e a vedere nuove prospettive. Il problema però adesso è un altro: le cose vanno così bene che non ho un attimo libero. Per prendere un po’ di tempo per me devo andare lontano, cambiare continente. Sono stressato! Mi chiedo: “perché nel momento in cui ho successo e guadagno bene, non posso dedicarmi liberamente alle mie passioni, agli amici e a ciò che mi piace fare?!
Comincio a cercare risposte un po’ dappertutto. Leggo, studio, approfondisco, viaggio. Mi rivolgo dentro di me, al mondo della spiritualità, dello yoga, della meditazione in cerca di risposte.
Trovo l’armonia che cercavo, un mondo di serenità dove tutto è in pace, perfetto. Decido di trasportare questo stato di essere nel mondo pratico degli impegni, dei doveri e della routine quotidiana della produzione, delle banche, dei mutui, delle bollette… Un disastro. Pressoché impossibile. La realtà pratica sembra impermeabile alla purezza, all’armonia e al piacere di essere e di vivere.
La domanda da economista diverso che mi faccio è “PERCHÉ!?” Perché in una società dove apparentemente abbiamo tutto e di più, tecnologia, efficienza, opportunità, sembra non esserci spazio per la gioia, per il tempo libero da dedicare a noi stessi e alle nostre passioni?!
Una mattina di febbraio nel 2003 a Varkala in India, in fuga dagli stress e dagli obblighi quotidiani, mi affiora LA RISPOSTA. Una risposta tanto convincente che vendo l’azienda e scrivo un libro in cui raccolgo tutti gli studi, le esperienze, le risposte a questi interrogativi. Chiarire i problemi per concentrarsi sulle soluzioni. “Dal Denaro al Donare l’anagramma del Cambiamento” esce in libreria nel 2013, esattamente 10 anni dopo quella mattina di febbraio…
Entro in un meraviglioso vortice di nuove esperienze.
Divento facilitatore PSYCH-K®, con Claudio fondiamo Giove’sWay, pubblichiamo “BOOM” e “Il Tuo Vestito Migliore”. Insieme a Ginola strutturiamo e portiamo in sala il percorso di Antropomagjia… La mia avventura oggi continua insieme alla passione di uno staff entusiasta di migliorare il tuo mondo per migliorare il mondo.
